Migranti perché Germania e Francia chiudono le frontiere - Italiador
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Migranti perché Germania e Francia chiudono le frontiere

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Foto di repertorio

Più di 5mila persone sbarcate a Lampedusa in poco più di 24 ore, e la situazione non accenna a migliorare. E mentre si cerca di fare fronte alla situazione emergenziale, la Francia chiude la frontiera e la Germania annuncia lo stop all’accoglienza di quote di migranti arrivati in Italia. Ma perché i due paesi hanno preso questa decisione, lasciando che sia l’Italia a gestire gli arrivi?

La Germania
Il governo di Berlino ha comunicato in una lettera a quello italiano che il cosiddetto “meccanismo volontario di solidarietà” è per il momento sospeso. Lo rivela il quotidiano Die Welt, citando fonti del ministero degli Interno tedesco. Il ministero ha inoltre risposto a Welt che a causa della “forte pressione migratoria verso la Germania” e della “continua sospensione dei trasferimenti di Dublino”, “l’Italia è stata informata” che i processi di selezione dei migranti per la redistribuzione sarebbero stati “rinviati fino a nuovo ordine”.

Sui migranti, spiega La Repubblica, la ministra dell’Interno tedesca, Nancy Faeser, è sotto pressione da mesi. E adesso la politica socialdemocratica ha deciso di reagire. Quello con il governo di destra di Giorgia Meloni non è solo uno scontro tra schieramenti opposti in vista delle prossime elezioni Europee.

Repubblica fa notare che Faeser è la Spitzenkandidatin della Spd in Assia, dove il mese prossimo sarà nominato un nuovo governatore. La ministra, che ha già iniziato in Germania la campagna elettorale, ha spostato la contesa in Europa. Il focus sono state le inadempienze dell’Italia sul fronte dei “dublinanti”. Ma lo scopo era anche quello di uscire dall’angolo: in Assia la Spd è crollata al 20%, la rivale Cdu svetta al 31%. Per recuperare questo divario i migranti saranno un tema centrale.

Anche perché i comuni tedeschi sono in rivolta e percepiscono la nuova ondata come quella del 2016. Del resto, la Germania ha accolto, da sola, un milione di profughi ucraini dall’inizio della guerra con la Russia. E nei primi sei mesi di quest’anno le richieste di asilo hanno raggiunto quota 220mila.

Se negli ultimi mesi Faeser è stata promotrice del “meccanismo di solidarietà” per aiutare i paesi affacciati sul Mediterraneo nell’accoglienza. Ma pochi giorni fa all’allarme dei comuni si è aggiunto il “fuoco amico” dei liberali della Fdp, il partito-partner di governo di Faeser e Olaf Scholz. Il segretario generale dei liberali, Bijan Dijr-Darai l’ha attaccata: “Dobbiamo stoppare l’immigrazione irregolare e governare gli arrivi. Altrimenti sovraccarichiamo le nostre scuole e il nostro stato sociale”, ha dichiarato alla Bild.

Ma su una cosa Faeser è sempre stata chiara: la Germania vuole in cambio del “meccanismo di solidarietà” un impegno serio dall’Italia sui “dublinanti”, sui migranti che sono stati registrati in Italia e sono approdati in Germania e secondo le regole europee dovrebbero tornare nel nostro Paese. L’atteggiamento di Berlino, quindi, secondo il Corriere, denota insoddisfazione nei confronti di Roma che poco ha fatto in questi mesi per evitare i continui flussi irregolari e sempre più numerosi verso la Germania.

La Francia
La Francia nelle scorse ore ha annunciato l’invio di rinforzi alla frontiera italiana. Per giustificarsi Parigi ha parlato di una forte pressione migratoria verso il confine. “Abbiamo avuto un aumento dei flussi del 100%”, ha detto il ministro dell’Interno Gérald Darmanin dopo una visita a Mentone. Le unità dispiegate al confine con Ventimiglia passeranno da due a quattro per un totale di oltre 200 agenti. I soldati addetti alla ricognizione notturna aumentano da 60 a 120 e anche il personale doganale viene raddoppiato. Alla fine di aprile il primo ministro francese Elisabeth Borne aveva già annunciato l’invio di altri 150 gendarmi e agenti di polizia nella zona. Allo stesso tempo, le forze dell’ordine ora possono utilizzare i droni per monitorare i valichi di frontiera e un disegno di legge sull’immigrazione, che sarà discusso in autunno al Senato, prevede di espandere la fascia di territorio entro cui i migranti possono essere rimpatriati, attualmente fissata a 20 chilometri. Anche perché, con l’instabilità crescente in alcuni paesi africani ci si aspetta maggiori flussi migratori.

Fonte: TgLa7 – di Claudia Zanella/Tiziana Stella – 13 Settembre 2023

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