I Canali Alternativi uniti contro la disinformazione del "Mainstream"! - Italiador
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I Canali Alternativi uniti contro la disinformazione del “Mainstream”!

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Mainstream è un termine inglese che significa “corrente principale”, ossia inteso come tendenza dominante, usato in vari campi tra cui: quello giornalistico delle TV, radio e stampa. Come abbiamo detto, indica una corrente che è considerata più tradizionale e convenzionale, comune e dominante, venendo quindi seguita dal grande pubblico, dalla maggior parte della popolazione.

Il Mainstream ha spadronneggiato da sempre, comunicando al pubblico sempre quello che gli é parso, piaciuto o comandato. Il Mainstream aveva il monopolio delle informazioni, condizionava le masse, le quali pendevano dalle loro labbra. Non ha mai dovuto tener conto di opinioni contrarie o di posizioni diverse perché i giornalisti non avevano scelta, o si uniformavano oppure non lavoravano, inoltre non esisteva libera concorrenza. Da quel momento i giornalisti sono diventati i zerbini dei poteri forti, le prostitute dei politici corrotti e tuttora lo sono.

Ricordiamo, tanto per fare un esempio, che l’inizio ufficiale delle trasmissioni televisive in Italia avveniva, il 3 gennaio del 1954. All’inizio, c’era una sola edizione del Telegiornale, che com’è facile intuire, rappresentava il principale appuntamento serale per gli Italiani, curato dalla Rai dell’epoca. Il primo direttore era, guarda caso, un massone di nome Vittorio Veltroni, membro del Grande Oriente d’Italia (fonte: Wikipedia), padre del futuro leader del Partito Democratico Walter.

Le prostitute del Mainstream (ndr senza offesa per le professioniste vere che svolgono il mestiere) sono state recentemente smascherate dai “Canali Alternativi”. Tutto é iniziato quando qualcuno ha voluto dissociarsi dal pensiero unico indotto, in riferimento alla: falsa pandemia Covid-19 creata in laboratorio, ai micidiali vaccini per uccidere, alla propaganda guerrafondaia, alla crisi climatica a seguito della manipolazione artificiale umana, ai migranti illegali incontrollati, alle elezioni politiche taroccate ed altro. Queste situazioni hanno spinto uomini e donne di buona volontà a farsi avanti per portare in evidenza un briciolo di verità.

Apriti cielo, tutti i bastardi del Mainstream e loro simpatizzanti, dopo essere stati sconfitti dai “canali alternativi” hanno dovuto inventarsi delle strategie per ridurre i danni. Si é iniziato a parlare di disinformazione, di notizie false, bufale, di teorie del complotto per tentare di smentire ciò che ormai scientificamente era ed é evidente.

Nonostante la disparità di mezzi e strumenti,  l’informazione libera ha provocato danni incommensurabili ai professionisti della menzogna. Le TV e la stampa hanno dovuto impiegare i “Fact Checkers-Leccaculi della rete” per la controffensiva, sono stati impiegati sistemi informatici ed automatici chiamati BOT, per ridicolizzare ogni notizia diversa dal pensiero unico.

La TV di stato RAI, pagata con i nostri soldi, si é vista costretta a lanciare addirittura degli SPOT pubblicitari dal titolo “Uniti contro la disinformazione” per affermare sfacciatamente che loro sono i tenutari della verità, gli altri scrivono e comunicano le “fake news” pur sapendo che é esattamente il contrario, tanto é cosa risaputa che nel torbido si pesca.

Il complottismo lo hanno creato e sostenuto loro, perchè minacciati nel loro potere, ma il dato a nostro avviso molto curioso ed estremamente interessante é che il Mainstream si é dovuto sincronizzare  e coordinare in tutto il mondo, nel diffondere le stesse notizie all’unisono, utilizzando un’unica regia internazionale gestita dall’Elite la quale suggeriva gli argomenti, i modi ed i tempi.

I minuscoli Canali Alternativi sparsi nel mondo, senza conoscersi e senza coordinarsi, si sono trovati  comunque ed in maniera naturale e spontanea su un’identica ed unica frequenza vibrativa e pur essendo piccoli ed inermi, hanno sconfitto i grandi network delle comunicazioni.

I  PICCOLI  HANNO  FATTO  A  PEZZI  I  GRANDI. I grandi si leccano ancora le ferite ed é per questo che i politici compiacenti del Mainstream vogliono imporre l’identità digitale e controllare gli accessi ad Internet, vogliono la dittatura digitale ma dovranno piangere molto amaramente, perché il tentativo di toglierci la parola sarà pagato a caro prezzo.

Chi vivrà, vedrà!!    Val. In.

Da sinistra: Vittorio Veltroni, Lidia Pasqualini e il radiocronista sportivo Niccolò Carosio

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