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Immigrato arrestato per rapina, il Gip chiede di “valutare i traumi migratori”

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Un immigrato è stato arrestato lo scorso aprile per il suo coinvolgimento in un furto presso una stazione ferroviaria di Milano. Il caso ha preso una piega inaspettata quando il giudice incaricato del procedimento ha richiesto una perizia psichiatrica per valutare gli eventuali ”disturbi mentali causati dal viaggio migratorio” subiti dal soggetto durante il suo viaggio verso l’Italia.

La vicenda del giovane migrante è particolarmente complessa, con una serie di eventi dolorosi che hanno caratterizzato il suo percorso migratorio. Secondo le prime informazioni raccolte, il giovane ha vissuto esperienze pesanti già durante il suo soggiorno in Libia, da dove è partito alla volta dell’Europa.

Durante il viaggio nel deserto e attraverso il Mediterraneo verso Lampedusa, ha subito condizioni di vita pericolose, sperimentando situazioni di detenzione forzata e persino sequestri da parte di trafficanti di esseri umani. Questo calvario è continuato una volta giunto in Italia, dove è stato indirizzato in un centro di accoglienza in Liguria.

Anche dopo aver raggiunto il territorio italiano, le sue problematiche non sono diminuite. La mancanza di prospettive e le difficoltà nel reinserirsi nella società hanno portato il giovane a finire per strada, dove è entrato in contatto con un ambiente segnato dalla criminalità e dal consumo di sostanze stupefacenti.

Il culmine delle sue azioni è avvenuto il 12 aprile, quando è stato coinvolto in un furto presso una stazione ferroviaria a Milano. Le circostanze esatte di questa rapina sono ancora oggetto di indagini da parte delle autorità.

Di fronte a questa complessa situazione, il giudice ha deciso di avvalersi della competenza di un perito psichiatrico per comprendere meglio l’effetto dei traumi subiti dal giovane migrante durante il suo viaggio e le conseguenze che questi eventi traumatici possono aver avuto sulla sua psiche. La perizia psichiatrica cercherà di stabilire se il viaggio migratorio ha avuto un ruolo nella psicosi e nelle azioni del soggetto.

Va sottolineato che, mentre la perizia psichiatrica può fornire una visione più approfondita del quadro clinico del giovane, essa non può giustificare o scusare le azioni commesse. L’obiettivo principale è quello di comprendere il suo stato mentale e le eventuali correlazioni tra le esperienze traumatiche vissute e le azioni compiute, al fine di intraprendere eventuali misure di recupero e riabilitazione più adeguate.

Fonte: Teo Sebbas -24 Luglio 2023

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