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Origini e Storia della Massoneria

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Anche se non esistono documenti storici che lo attestino, gli ideali della massoneria vengono fatti risalire alla costruzione del Tempio di Salomone (988 a.C.) e in particolare ad Hiram Abif, l’architetto che progettò il Tempio.
In epoca moderna, la sua costituzione è fatta risalire al 1717 a Londra come un’unione di associazioni dette LOGGE.
Il termine “massoneria” deriva dal francese “macon”, letteralmente muratore; il collegamento è dovuto probabilmente al fatto che i simboli associati erano la squadra, il compasso o il filo a piombo, strumenti di lavoro propri del muratore.
Tali termini presi in prestito dal lavoro edile vogliono rappresentare la costruzione spirituale ed intellettuale legata all’arte rinascimentale, fino a toccare i segreti più reconditi dell’esoterismo. Da questi spunti sono sorte diverse interpretazioni, anche di carattere storico, che fanno discendere la massoneria dai cavalieri templari o dalle corporazioni medievali.
Gli ideali alla base della massoneria erano la sussidiarietà e l’assistenza ai più bisognosi. Man mano che l’organizzazione andò espandendosi in Inghilterra e in Scozia, il numero dei veri muratori cominciava a diventare sempre più esiguo a vantaggio dei nuovi affiliati che non erano muratori bensì nobili, commercianti e liberi professionisti che si riunivano in palazzi prestigiosi. Tuttavia non ci sono pervenuti documenti che indicano la motivazione di queste riunioni avvolte dal mistero e circondate da un’aura di segretezza che non ha fatto altro che alimentare la curiosità nei loro confronti. Sappiamo soltanto che in queste riunioni segrete erano fortemente presenti rituali, componenti esoteriche, ma anche alcuni elementi di alchimia, cabala, magia e astrologia.
Il 24 giugno 1717, presso la libreria “The goose and gridiron” a Londra, venne fondata ufficialmente la prima “Grand Lodge” (Gran Loggia), con lo scopo di riunire in una sorta di federazione tutte le logge sparse nel Regno Unito. A capo, con il titolo di Gran Maestro, fu eletto Anthony Sayer.
Le regole costitutive della prima Gran Loggia massonica furono date alle stampe il 17 gennaio 1723.
Nello stesso periodo erano presenti in diverse parti del mondo tante gran logge (o gran orienti) irregolari che non si riconoscevano con le gran logge britanniche.
Il 17 luglio 1751, alcuni massoni irlandesi cattolici, emigrati in Inghilterra, si staccarono dalla Gran Loggia inglese e fondarono la “Gran Loggia dei Massoni antichi e accettati d’Inghilterra” che volevano ripristinare le caratteristiche ritenute autentiche dell’antica muratoria. Questa missione ebbe molto seguito negli stati del nord America, poco invece in Europa.

È difficile parlare di massoneria come un’entità unica in quanto tra le diverse “obbedienze” esistono differenze organizzative e dottrinarie, tuttavia è possibile ritrovare delle caratteristiche comuni a tutte le istituzioni massoniche che possono essere sintetizzate nei seguenti cinque punti:

  • lo scopo ultimo della massoneria è il miglioramento dell’uomo e dell’umanità;
  • l’istruzione dell’adepto avviene per mezzo di simboli basati sugli strumenti dei muratori;
  • l’accettazione in una loggia avviene in seguito ad una cerimonia di iniziazione;
  • il perfezionamento dell’adepto è graduale, attraverso i gradi di Apprendista, Accettato o Ammesso, Compagno di Mestiere (o d’arte), Maestro Muratore o Massone;
  • il carattere dei rapporti e delle riunioni è confidenziale e discreto, e se il caso lo richiede, anche di segretezza.

I valori principali perseguiti dalla massoneria sono:

  • libertà; requisito indispensabile per essere ammessi nell’organizzazione era, ed è tutt’oggi, quello di non avere subito la prigionia o condanne limitanti la libertà di azione personale;
  • uguaglianza; nella loggia ogni affiliato è uguale agli altri indipendentemente dal censo, dalla classe sociale, dall’etnia. L’unica differenza è data dal grado massonico che indica il percorso di perfezionamento svolto;
  • tolleranza: all’inizio non era annoverato tra i valori fondamentali, ma con la diffusione dell’Illuminismo e con il condizionamento che quest’ultimo esercitò sulla massoneria, divenne uno dei valori principali dell’organizzazione.

Per quel che riguarda le idee politiche e religiose, la massoneria di cultura anglosassone prescrive che l’adepto non debba assolutamente parlarne nelle riunioni o nella sua veste di massone; può farlo invece da privato cittadino, in quanto sono convinzioni che riguardano la sfera personale.
Gli appartenenti della massoneria si incontrano nella loggia, termine di origine medievale che indicava il posto dove gli operai muratori potevano riposare, riporre gli attrezzi e fare riunioni.
A capo della loggia vi è il Maestro Venerabile, che viene eletto secondo quanto prescritto dai regolamenti delle singole logge. In alcuni paesi protestanti del nord Europa, per diversi secoli, fu il re in persona a rivestire questa carica.
Il linguaggio ha una sua peculiarità: al posto del punto singolo, vengono utilizzati tre punti a triangolo, proprio come facevano i muratori. Ad esempio, le tavole di convocazione alle riunioni portano in capo la formula sacra: A.·.G.·.D.·.G.·.A.·.D.·.U.·. “Alla Gloria Del Grande Architetto Dell’Universo”.
Per quel che riguarda la simbologia, i massoni si ispiravano al simbolismo architettonico dei muratori del medioevo: la squadra rappresenta la materia, mentre il compasso rappresenta lo spirito, la mente.
L’iniziazione alla massoneria è vista come una morte figurata, ovvero l’abbandono della vita profana e la nascita ad una nuova vita.
Il candidato viene iniziato in un luogo chiamato Tempio (evidente riferimento al tempio di Salomone) e gli si fanno compiere prove rituali per verificare la sua determinazione ad abbracciare la nuova “fede”.
Le donne furono ammesse per la prima volta nel 1882 in Francia; la prima donna massone fu Maria Deraismes, iniziata alla “loggia dei liberi pensatori”.
In Italia la prima loggia massonica venne costituita a Girifalco, in Calabria, nel 1723. Il 20 dicembre 1859 a Torino nacque una loggia che assunse la denominazione di “Grande Oriente Italiano”, il cui primo Gran Maestro fu Costantino Nigra, filologo, diplomatico e uno dei più insigni politici del Regno d’Italia.
Della massoneria fecero parte anche Garibaldi, D’annunzio, Pascoli, Carducci, Mazzini, Puccini, Agnelli.
In Italia la massoneria incontrò l‘ostilità della Chiesa, soprattutto ad opera di Papa Leone XIII che con la enciclica Humanum Genus addebitava all’organizzazione “atroci vendette” e sosteneva che il suo fine fosse quello di distruggere le istituzioni cristiane.
Durante il fascismo, ebbe vita dura; diverse logge furono devastate dagli squadristi e alla fine ne fu ordinato lo scioglimento nel 1925, ad eccezione del Grande Oriente d’Italia che era in rapporti di amicizia con la Gran Loggia di Francia.
Dopo la caduta del fascismo, la massoneria italiana si ricostituì in due grandi logge; il Grande Oriente di Palazzo Giustiniani e il Grande Oriente del Palazzo del Gesù.
Una menzione a parte merita la loggia Propaganda Due, meglio conosciuta come P2, il cui Maestro Venerabile Licio Gelli riuscì a riunire in segreto circa un migliaio di personalità della politica, dell’amministrazione dello Stato, imprenditori, stilando un programma socio-politico-istituzionale di natura sovversiva.
Lo scandalo che ne seguì determinò un notevole appannamento della massoneria italiana.

Fonte GrandiMisteri – 2000

 

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