La necrofilia è uno dei disturbi sessuali più rifiutati dalla società, perché pochi individui possono capire che ci sono soggetti che si eccitano sessualmente in presenza di cadaveri.
Ma cos’è esattamente questo disturbo? Per capire cos’è la necrofilia, spiegheremo prima cosa sono le parafilie, una categoria in cui è inclusa la necrofilia.
I disturbi sessuali si dividono in tre grandi categorie: parafilie, disfunzioni sessuali e disturbi dell’identità sessuale.
Le parafilie sono disturbi mentali caratterizzati da fantasie sessuali intense e ripetute, impulsi sessuali verso bambini o persone che non acconsentono, o verso oggetti o situazioni non umane come la sofferenza o l’autoumiliazione. Pertanto, le parafilie come la necrofilia influiscono negativamente sulla qualità della vita di una o più persone.
Secondo il Manuale diagnostico e statistico dei disturbi mentali (DSM), queste fantasie sessuali o impulsi sessuali si verificano durante un significativo periodo di tempo (almeno 6 mesi) e interferiscono con il normale funzionamento della persona o la soddisfazione sessuale delle sue relazioni.
All’interno delle parafilie, la necrofilia è, insieme alla pedofilia, una delle parafilie che provoca, a giusta ragione, il più grande rifiuto sociale. Rimane infatti assai difficile pensare che alcuni individui possano eccitarsi con un cadavere.
Rituale dopo morte o necrofilia, a nostro avviso, rimane comunque una porcata.