Il mondo che conosciamo é un mondo illusorio, secondo i filosofi di tutti i tempi conoscere e parlare di realtà oggettiva é cosa impossibile. Ci sono però diverse correnti che suggeriscono il proprio metodo per arrivare alla conoscenza condivisibile.
Noi riteniamo che, alla interpretazione filosofica, sia arrivata in aiuto “La Meccanica Quantistica (anche detta Fisica Quantistica) che è la teoria fisica che descrive il comportamento della materia, della radiazione e le reciproche interazioni, con particolare riguardo ai fenomeni caratteristici della scala di lunghezza o di energia atomica e subatomica.
Come caratteristica fondamentale, la meccanica quantistica descrive la radiazione e la materia sia come fenomeno ondulatorio che come entità particellare, al contrario della meccanica classica, dove per esempio la luce è descritta solo come un’onda o l’elettrone solo come una particella. Questa inaspettata e contro intuitiva proprietà, chiamata dualismo onda-particella, è la principale ragione del fallimento di tutte le teorie classiche sviluppate fino al XIX secolo. La relazione fra natura ondulatoria e corpuscolare delle particelle e della radiazione è definita nel principio di complementarità e formalizzata nel principio di indeterminazione di Heisenberg.” Wikipedia
Per capire cos’è la fisica quantistica è indispensabile capire cos’è il quanto. Trattasi di una particella molto più piccola dell’atomo, talmente piccola da essere indivisibile. I quanti si trovano in uno spazio detto di Hilbert, ovvero in uno spazio di possibilità. Il che significa che i quanti possono trovarsi in punti diversi (e avere velocità diverse) a differenza di quanto accade nella fisica tradizionale, secondo la quale tutto è misurabile in modo preciso.
Ovvero il quanto decide che posizione prendere nel momento in cui decidiamo di misurarlo e quindi di osservarlo. Si può prevedere la posizione del quanto scientificamente? La risposta è no perché la scelta di andare in un punto piuttosto che in un altro (o di avere una certa velocità) non si può prevedere. Si parla infatti di principio di indeterminazione. In poche parole, per individuare la posizione o la velocità dei quanti è necessario che ci sia un osservatore che li guarda, altrimenti questa misurazione risulta impossibile.
Siamo quindi noi a determinare il comportamento dei quanti e perciò, anche della materia circostante. Cosa che differisce dalle teorie della fisica classica, abituata a misurare indipendentemente dalla presenza o meno di un soggetto osservatore. Si intuisce come questa prospettiva alquanto paradossale per la mente logica/razionale abbia destato non poche polemiche. Ma questa teoria dimostrerebbe che possiamo influenzare la realtà ed interagire in modo personale, avvicinandoci e spiegando in qualche modo la cosiddetta: Legge dei Miracoli.