Il monastero di Shaolin è il tempio più famoso della Cina, famoso per i suoi monaci Shaolin che combattono il Kung Fu. Con incredibili prodezze di forza, flessibilità e resistenza al dolore, gli Shaolin hanno creato una reputazione mondiale come i massimi guerrieri buddisti.
Eppure il buddismo è generalmente considerato una religione pacifica con un’enfasi su principi come la non violenza, il vegetarianismo e persino il sacrificio di sé per evitare di danneggiare gli altri: come hanno fatto, allora, i monaci del tempio Shaolin a diventare combattenti? [Omissis…]
Origine del Tempio Shaolin
La leggenda dice che intorno al 480 d.C. un insegnante buddista errante giunse in Cina dall’India, noto come Buddhabhadra, Batuo o Fotuo in cinese. Secondo la tradizione buddista Chan – o in giapponese Zen -, Batuo insegnò che il buddismo poteva essere trasmesso al meglio da maestro a studente, piuttosto che attraverso lo studio dei testi buddisti.
Nel 496, l’imperatore Wei settentrionale Xiaowen diede fondi a Batuo per fondare un monastero sul monte santo Shaoshi nella catena montuosa Song, a 30 miglia dalla capitale imperiale di Luoyang. Questo tempio fu chiamato Shaolin, con “Shao” preso dal monte Shaoshi e “lin” che significa “boschetto” – tuttavia, quando Luoyang e la dinastia Wi caddero nel 534, i templi nell’area furono distrutti, forse incluso Shaolin.
Un altro insegnante buddista era Bodhidharma, che veniva dall’India o dalla Persia. Notoriamente si rifiutò di insegnare a Huike, un discepolo cinese, e Huike si tagliò un braccio per dimostrare la sua sincerità, diventando di conseguenza il primo studente del Bodhidharma.
Secondo quanto riferito, il Bodhidharma trascorse 9 anni in meditazione silenziosa in una grotta sopra Shaolin, e una leggenda dice che si addormentò dopo sette anni e si tagliò le palpebre in modo che non potesse accadere di nuovo: le palpebre si trasformarono nei primi cespugli di tè quando colpiscono il suolo. [Omissis…]
Fonte: Greelane – 20 Aprile 2019 – Articolo completo QUI