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Una Estate al Mare

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Video da non perdereSi potrà andare al mare? Tra mille dubbi il governo sembra voler scommettere anche nella ripresa del turismo tenendo ben presente che la stagione estiva non è lontana. Ovviamente non sarà un’estate come le altre, se è vero che si potrà andare al mare, con tutti i SE del caso, sicuramente bisognerà rispettare molte regole, tra cui quella del distanziamento sociale.

Spiagge con ombrelloni circondati da plexiglass

Tre metri di distanza tra un ombrellone e l’altro e poi barriere di plexiglass, accessi scaglionati e igienizzazione tecnologica dei locali comuni. Ecco come potrebbero essere le nostre vacanze al  mare quest’estate. Almeno a giudicare dai primi progetti a cui stanno lavorando le associazioni dei balneari.  Senza dimenticare la necessità delle mascherine per stare all’aria aperta, la possibilità di scaglionare gli accessi in base alla fascia d’età e la prenotazione obbligatoria prima dell’accesso agli stabilimenti balneari.

ombrelloni distanziati

Dunque le certezze sono davvero poche in questo momento, ma c’è anche da considerare quanta voglia avranno gli italiani di andare al mare o in vacanza in queste condizioni.

Vogliamo anche ricordare in generale che le spiagge sono Demanio dello Stato e quindi dei cittadini, in realtà la potente lobby degli stabilimenti, da anni si é  appropriata di spazi pubblici e questa potrebbe essere l’ennesima opportunità per aumentare il privilegio ed il potere acquisito.

I cittadini hanno sempre meno la possibilità di avere LIBERO accesso al mare e se si é fortunati di poter accedere ad una spiaggia libera si deve comunque pagare il parcheggio, a cooperative di amici di amici, in alcune aree fino a 2,50 Euro l’ora.

Nella stragrande maggioranza dei paesi del mondo civile, la spiaggia é di tutti e ci vai quando vuoi e come vuoi senza pagare nulla e trovi comunque a disposizione punti ristoro e servizi ubicati in modo tale da non procurare fastidio di alcun tipo.

In Italia i pochi “furbi” ottengono la concessione per decenni pagando meno di 3.000 Euro di tasse  l’anno ed incassando centinai di migliaia di Euro e perfino milioni se svolgono attività complementari per 12 mesi l’anno, tipo: ristorazione, piscina, palestra, night club, campi sportivi.

Qualcuno potrebbe dire: ma é bello usufruire di questi stabilimenti …… e noi potremmo essere d’accordo SE: le spiagge fossero aggiudicate per periodi brevi ed in maniera trasparente, se comunque fosse garantito il LIBERO accesso al mare SEMPRE e SENZA BARRIERE, se gli stabilimenti non occultassero la vista del mare, se fosse ridotto il numero degli stabilimenti a pagamento ed aumentati gli spazi di spiaggia libera, se i prezzi fossero accessibili anche a pensionati, famiglie e disoccupati.

Ma tornando alle restrizioni scaturite dal Covid-19, pensate veramente che una persona possa andare a rilassarsi in spiaggia con queste assurde premesse e soprattutto senza il parere concorde della comunità cosiddetta scientifica sui metodi da seguire ?

Cari politici, scienziati, esperti dei nostri stivali, al mare da prigionieri, andateci Voi, noi ci organizziamo in altro modo.

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