Si riapre il dossier della quarta dose. Il nuovo booster per ora è stato offerto da circa un mese a una platea di circa 800mila pazienti fragili, ma ministero della Salute e Aifa, l’Agenzia italiana del farmaco, hanno cominciato a esaminare la possibilità di estenderlo anche ai “grandi anziani” e cioè alle persone di età più avanzata, come già stanno facendo alcuni Paesi come Israele, Francia e Inghilterra che la stanno offrendo agli over 75 o agli over 80.
Come detto in questi giorni i tecnici del ministero della Salute e dell’Aifa, l’Agenzia italiana del farmaco, stanno riaprendo il dossier quarta dose finora riservata ai pazienti più fragili e immunocompromessi. «Verificheremo nei prossimi giorni se estenderla a fasce di popolazione più anziana. La quarta dose, o nuovo booster, potrebbe essere infatti offerta nelle prossime settimane agli over 75-80, come già stanno facendo alcuni Paesi. Ma la valutazione è ancora aperta, anche perché parte dei tecnici suggeriscono di aspettare un nuovo vaccino studiato appositamente su Omicron.
Intanto è già cominciato il percorso a tappe che porterà alla messa a punto di un vaccino universale contro i coronavirus: vi si sta dedicando personalmente anche il direttore dell’Istituto nazionale per le malattie infettive (Niaid) degli Stati Uniti, l’immunologo Anthony Fauci, che sta studiando nuove tecnologie basate su nanoparticelle e spray nasali.
«Ci arriveremo passo dopo passo – ha spiegato l’immunologo americano – non avremo un vaccino universale al primo colpo, sarebbe troppo ambizioso, ma quello che possiamo fare è partire da un vaccino pan-SarsCoV2 che protegga da tutte le varianti Alfa, Beta, Gamma, Delta e Omicron. Il passo successivo sarà un vaccino pan-Sarbecovirus, che protegga non solo da SarsCov2, ma anche da SarsCoV1 e altri virus che possono evolvere in infezioni umane».
… ma per eliminarli, semplice. Costano e non servono a niente
ah ah ….. questo é l’obiettivo. Si spende in armi all’Ucraina, si risparmi sulle pensioni.