BRUXELLES, 24 AGO 2023 – “Da domani in questa Europa che da anni non cresce e già destinata alla deindustrializzazione e all’irrilevanza sugli scenari globali, saremo anche tutti un pò meno liberi. L’entrata in vigore del Digital Service Act, provvedimento che rafforzerà la censura su Internet, deciso passo in avanti verso la ‘cinesizzazione’ del concetto di libertà di espressione in Europa, ci allarma e ci preoccupa.
Così in una nota gli europarlamentari capo delegazione della Lega Marco Campomenosi e Alessandra Basso, relatrice ombra del provvedimento.
“Ancor più di quanto già avvenga adesso – si legge nella nota – qualcuno sarà autorizzato a far cancellare il contenuto dei pensieri dei cittadini, magari con il pretesto della lotta alle ‘fake news’, magari con l’obiettivo di giungere alla campagna elettorale per le europee con l’anestetizzazione dei pensieri alternativi che saranno messi ai margini e contro cui la stessa Commissione Europea spenderà molti soldi pubblici per promuovere sé stessa e le idee portate avanti dai partiti che hanno sostenuto Ursula Von der Leyen e i suoi incompetenti commissari in questi anni. Altro che difendere la libertà – osservano i due europarlamentari leghisti – Bruxelles sembra voler imporrare il modello cinese in Europa. La Lega è stata l’unica forza politica italiana a votare contro il Dsa al Parlamento europeo, opponendosi a questa deriva che, come sempre a dispetto di belle intenzioni e nobili scopi, nasconde una vera e propria legge bavaglio Ue”.
Fonte: ANSA
Ma chi se ne frega