Nel 2020 si è registrato un aumento di circa il 110% dei reati relativi allo sfruttamento sessuale e dell’adescamento di minori online, per i quali sono stati eseguiti 69 arresti e denunciate 1.192 persone. È uno dei dati emersi dal resoconto annuale della Polizia Postale.
Dall’inizio della pandemia la Polizia Postale ha intensificato il monitoraggio della rete e con la sospensione delle attività scolastiche e la conseguente attivazione della didattica a distanza, spiega un comunicato, “molteplici sono state le segnalazioni relative a episodi di intrusione nelle piattaforme dedicate alla formazione degli studenti”.
La Polizia Postale ha svolto “un assiduo monitoraggio anche sulle applicazioni di messaggistica istantanea, al fine di individuare i responsabili degli accessi non autorizzati, accertando la presenza di gruppi dedicati”.
Altro fenomeno legato al Covid è quello legato alla crescita delle truffe online, arrivate nel 2020 a quota 98mila. La Polizia Postale ha riscontrato “numerosi” episodi relativi alla vendita di dispositivi di protezione individuale quali mascherine, ma anche guanti e liquidi igienizzanti, attraverso la proliferazione di numerosi siti di e-commerce truffaldini.
Come spiega il comunicato, “sono state anche raccolte molte segnalazioni e avviate altrettante attività d’indagine su false raccolte fondi avviate attraverso siti web apparentemente riconducibili ad enti ospedalieri o accreditate da falsi patrocini di istituzioni o enti pubblici”.
In Puglia, nel 2020, la Polizia Postale ha indagato su 2.935 casi – tra pedopornografia, diffamazioni e truffe online, stalking e revenge porn – denunciando 736 persone, arrestandone 4 ed eseguendo 63 perquisizioni. Nel dettaglio, con riferimento alle indagini sulla pedopornografia, gli agenti si sono occupati di 35 casi con 75 indagati, 48 perquisizioni, 2 persone arrestate e 9.189 GB di materiale sequestrato.
Uno schifo mondiale