Gianluigi Paragone (Varese, 7 agosto 1971) è un giornalista, conduttore televisivo e politico italiano, senatore della Repubblica dal 2018, eletto e poi fuoriuscito dal Movimento 5 Stelle.
Esponente dei Main Stream nazionali (MSN) e degno rappresentante delle comunicazioni di regime. È passato dal quotidiano varesino La Prealpina, come inviato per seguire le attività di Umberto Bossi, Roberto Maroni e di altri membri della Lega Nord tra la fine degli anni ’90 e il 2004.
Approda nel 2005 al quotidiano la Padania, organo ufficiale della Lega Nord, nel ruolo di direttore per due anni, poi passa al quotidiano Libero, come vicedirettore.
Va in RAI dove rimane dal 2009 al 2017 conducendo alcune trasmissioni prevalentemente talk show politici, successivamente si sposta alla “LA 7”.
Insomma per farla breve, gira svariate testate giornalistiche e televisive MSN.
Paragone si avvicina al Movimento 5 Stelle (M5S) e scavalcando tutti i militanti desiderosi di candidarsi, non partecipando ai periodici “meet-up” e non rispettando le regole interne per poter essere candidato, viene eletto al Senato nel 2018.
Una volta ottenuta la poltrona, lascia il M5S e va nel gruppo misto. Successivamente nel 2020 fonda Italexit e ne diventa il leader. Il tentativo é di rimanere in parlamento con il sedere attaccato alla poltrona, cercando di cavalcare l’onda dei “cittadini ribelli” che non condividono le malefatte dell’Europa, della NATO, del governo Conte.
Paragone corteggia inoltre i No-Vax, che hanno capito benissimo che Paragone era ed é un FINTO NO-VAX.
Per raggiungere l’obiettivo, Paragone decide di sbraitare ed insultare chi non intende votare, i famosi ASTENSIONISTI.
Le sue motivazioni egoistiche lo spingono a guardare le sue cose, ambire lo stipendio ed i benefici da parlamentare, sapendo di NON poter far nulla per gli Italiani anche se eletto..
Il bifolco di Varese non si risparmia nell’offendere i cittadini che NON vogliono farsi abusare dai partiti politici, inveisce ed usa toni sopra le righe ed afferma, col rischio di un infarto, che: “chi non vota é un VIGLIACCO”.
Francamente noi pensiamo che, se parliamo di VIGLIACCHI, ne vediamo solo uno e NON È TRA NOI.
Non sono propio d’accordo. Infatti nella sua lista ci sono quelli che hanno rischiato la pelle (vedasi Trieste), quelli radiati dai propi ordini, ecc. Dare del no vax, uno che ha fatto parlare in piazza Montagnier, non mi sembra poi una cosa corretta. Poi, ognuno è libero di pensarla come vuole. Per finire, nelle liste elettorali per l’estero, ad esempio non è stata inserita la sua lista… Vivendo all’estero, ho visto da parte di altri italiani che si lamentavano della cosa.. Io sto aspettando, poi vi farò sapere…
Beh ormai manca poco vedremo come va a finire