Nikola Tesla non era solo un genio dell’elettricità, ma un pensatore profondo che esplorava i misteri della mente e dell’universo. Le sue riflessioni sulla coscienza ci spingono a guardare oltre il visibile, a interrogarci su chi siamo e su come siamo connessi al cosmo. Ecco alcune delle sue parole più illuminanti:
“L’istinto è qualcosa che trascende la conoscenza. Abbiamo, indubbiamente, certe fibre più fini che ci permettono di percepire la verità quando la deduzione logica o qualsiasi altro sforzo intenzionale del cervello, risulta futile.” (Le mie invenzioni, 1919)
“Con mio stupore, divenni presto cosciente del fatto che ogni pensiero da me concepito mi veniva suggerito da una fonte esterna.” (parlando delle sue intuizioni creative)
“La mia mente è solo un ricevitore. Nell’universo esiste un nucleo da cui otteniamo conoscenza, forza e ispirazione.” (Intervista, 1920)
Queste parole ci rivelano la visione di Tesla: la coscienza non è solo un prodotto del nostro cervello, ma una porta verso qualcosa di più grande, un’energia universale che collega ogni essere vivente.
La lezione che possiamo trarre? Coltiviamo l’intuizione, ascoltiamo quella voce interiore che ci guida quando la logica da sola non basta. Tesla ci insegna a fidarci delle nostre “fibre più fini”, a rimanere aperti alle possibilità che l’universo ci offre, e a non smettere mai di cercare la verità, ovunque essa ci porti.
Fonte: QUI