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NASA – Apollo 20, realtà o leggenda?

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Apollo é il nome del programma spaziale statunitense, articolato in 17 missioni più alcuni lanci preparatori realizzato dalla NASA tra il 1961 e il 1972, che ha portato alla circumnavigazione della Luna ed alla discesa dell’uomo sul suolo lunare. Il costo complessivo è stato di circa 25 miliardi di dollari.

L’attività preparatoria del programma si sviluppò nell’arco di circa 4 anni, con 10 lanci sperimentali suborbitali ed orbitali. Nel 1966 si svolsero i primi 3 lanci ufficiali del programma, effettuati senza equipaggio. Nell’ottobre 1968 fu lanciato Apollo 7, il primo con equipaggio. Il programma si concluse con il volo dell’Apollo 17, compiuto nel dicembre 1972.

Sin dall’aprile 2007 un utente di YouTube però sta sconcertando il pubblico con i suoi video. Secondo questo utente, ci furono altre tre missioni Apollo 18, 19 e 20. Queste ultime due sarebbero state due segretissime missioni spaziali militari congiunte, USA-URSS, che avrebbero avuto come obbiettivo un allunaggio per investigare alcune “anomalie lunari”.

La Missione Apollo 20 sarebbe partita con un vettore Saturn V nell’agosto del 1976 dalla base militare di Vandenberg, in California, per raggiungere la faccia nascosta della Luna, con equipaggio misto Russo-Americano composto da: tale William Rutledge, l’americana Leona Snyder e al russo Alexei Leonov. Pare, infatti, che avessero scoperto un’astronave aliena ed i resti di una città nei pressi del cratere Izsak, tramite ricognizioni fotografiche dell’Apollo 15.

Rutledge  e Leonov sbarcati sul suolo lunare andarono ad ispezionare l’astronave e trovarono apparentemente una donna di razza asiatica, alta 1,65 metri, con mani prensili dotate di 6 dita, poste su due comandi. Indossava solo una pellicola trasparente e una garza che le fasciava il collo.

Due tubicini collegavano bocca e naso, inoltre due visori applicati agli occhi. L’essere non sembrava morto ma in sospensione vitale. Al suo fianco un’altra donna il cui corpo era molto danneggiato da un incendio. All’interno della nave spaziale furono rinvenuti inoltre dei piccolissimi corpi alieni, circa 10 cm l’uno, in capsule di vetro, presumibilmente embrioni.

Su Google Moon Map, impostando le coordinate 18°39’05.09” S 117°36’19,46” E, , era possibile vedere l’immagine di quella che si presupponeva essere l’astronave in questione. Successivamente le immagini in HD sono state rimosse, tuttavia sono ancora disponibili le immagini originali della NASA.

Una delle foto originali della NASA AS15 P 9625

(da ingrandire)

Rutledge sembra sia stato un ex pilota civile di prototipi e specialista USAF, residente in Rwanda (Africa) dal 1990.

Di William Rutledge non c’è materiale in giro, nessuna foto o biografia, viene da chiedersi se questo sia il suo vero nome.

Su Leona Snyder non si sa nulla ma il terzo, Alexei Leonov invece le foto abbondano. In Russia è diventato un eroe nazionale, primo uomo ad aver compiuto la “passeggiata” extraveicolare nel vuoto dello spazio in orbita il 18 marzo 1965, e intrepido astronauta che nel 1975 compì lo storico incontro in orbita tra una navetta USA e una Sovietica: il rendez-vous Apollo-Soyuz.

Insomma non si sa se la faccenda sia vera o meno, in un caso o nell’altro è una bella storia. A voi le considerazioni del caso.

Per approfondimenti suggeriamo di visionare i video disponibili su diverse piattaforme social. Vi segnaliamo inoltre il libro “Apollo 20 – la Rivelazione” di Luca Scantamburlo saggista e freelance.

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2 comments

  1. Edoardo Fumagalli

    Nel mondo che stiamo scoprendo (purtroppo), risulta tutto possibile. Ma la domanda è: perchè tenere tutto nascosto, che senso ha? Se sapessi che la nostra vita è un’altra cosa, non credo che ci piangerei sopra, e neanche mi nasconderei

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    • A nostro avviso le tre cose più importanti che ci sono state tenute nascoste sono: 1) NON siamo soli nell’universo (ovviamente), 2) La Reincarnazione (Legge del Karma), 3) Il Potere Creativo dell’Uomo, più qualche miliardo di altre cose.

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