Giorgio Napolitano lotta tra la vita e la morte. Sono ore d’ansia per la salute del presidente emerito della Repubblica, ricoverato da tempo in una clinica romana. Le condizioni dell’ex capo dello Stato, già critiche da diversi giorni, sarebbero ulteriormente peggiorate negli ultimi due giorni. E dopo la diffusione della notizia, sui social, è iniziata una quantomeno deprecabile ondata di odio social, nei confronti di una persona (ricordiamolo) che lotta per la vita.
C’era una volta il fair play in politica, la bella stagione del rispetto della diversità, almeno dentro l’arco costituzionale e di fronte alla salute degli esponenti. Poi è arrivato il tempo dei social, potentissimi contenitori di pensieri in sintesi da condividere col mondo, e sono saltati gli schemi. Ed è così che le notizie delle condizioni precarie di Napolitano si sono trasformate in una vera e propria campagna d’odio su X, l’ex piattaforma social conosciuta come Twitter.
Napolitano, l’ondata d’odio sui social
«Tranquillo Giorgio, molla pure che di danni ce ne hai lasciati abbastanza». E ancora: «L’unica soddisfazione che ci è rimasta è sedersi sulla riva del fiume e aspettare che passino uno ad uno», con l’hashtag #Napolitano a corredare il post.
Le condizioni di salute del presidente emerito della Repubblica, Giorgio Napolitano, si aggravano sempre di più e sui social network compaiono frasi macabre e vergognose all’indirizzo dell’ex Capo dello Stato, come chi gli augura «una pronta morte, anche se tardiva», perché additato malevolmente di essere “arrivato” fino a ben 98 anni.
Il nome dell’ex Presidente, al momento al quinto posto tra i trend su X, è associato ad una serie di immagini di personaggi noti deceduti (da Gino Strada a Michela Murgia, passando per l’ex presidente Oscar Luigi Scalfaro, Piero Angela, Dario Fo e David Sassoli), fino ad arrivare a volti di fantasia, come Gollum de ‘Il Signore degli Anelli’ o la foto dell’ormai famosa mummia ‘aliena’ messicana, tutti affiancati dalla frase «Giorgio non mollare».
Nella filiera del sarcasmo lugubre non possono mancare i riferimenti alla storia politica di Napolitano, per decenni esponente di spicco del Partito Comunista Italiano, come nel caso di chi si dice pronto a brindare «quando la cariatide in decomposizione #Napolitano decide di andare a trovare il Che, Mao, Stalin e altri simpatici amichetti all’inferno».
E ancora: «Con molti anni di ritardo e molti di condizionamento della politica italiana, forse, ma solo forse, muore #Napolitano».
Altri messaggi social: «Un altro che muore e si porta nella tomba un sacco di segreti, tipo trattativa stato mafia».
Per fortuna non ci sono solo gli hater: sono molti gli utenti delle piattaforme social che scelgono di seguire una strada diversa dall’odio da tastiera, rivolgendo frasi d’affetto e d’incoraggiamento per l’ex Capo dello Stato.
Fonte: Leggo – 19 Settembre 2023
CONCLUSIONE
Ci sarà pure un motivo se Giorgio Napolitano é così tanto odiato sui Social e non solo? Secondo la stampa ed i finti perbenisti “si é scatenata una campagna di odio contro di lui”, tuttavia se l’ex presidente sosteneva il Nuovo Ordine Mondiale, diceva o faceva cose strane, di parte o indegne, che colpivano i cittadini, andava bene ed era lecito. In quale schifo di società viviamo, dove esiste il finto perbenismo e la totale assenza di Equilibrio e Giustizia?