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La grande stupidaggine delle Quote Rosa

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Scontro tra Elisabetta Piccolotti, deputata di Alleanza Verdi e Sinistra e l’europarlamentare della Lega, il generale Roberto Vannacci. Al centro il tema femminismo e l’emancipazione della donna. Il tutto, nello studio di DiMartedì, programma di approfondimento politico e sociale di La7, condotto ogni martedì sera da Giovanni Floris. Il generale non gradisce le quote rosa: “La donna non è uguale all’uomo e la più grande offesa che avete fatto alle donne, voi e i vostri partiti, è quella di approvare le quote rosa nelle quali si cedono delle posizioni in base al genere e non in base alle competenze”, parte in quarta.

E ancora, rincara subito la dose: “Mi domando come mai non abbiate trovato le quote rosa tra i fabbri, tra i muratori, tra i maniscalchi o tra i traslocatori, ma solo nelle quote dirigenziali. Io credo che la donna debba essere libera di lavorare, ma anche essere libera di restare a casa, se vuole, e di badare ai propri figli, di educarli, stare con loro. L’educazione dei figli è un precipuo ruolo della famiglia, voi avete negato agli adulti di poterlo espletare riducendo sul lastrico le famiglie stesse, questo è il problema, è la libertà che io cerco non la costrizione delle donne”, ha tuonato il generale.

La Piccolotti sorride, poi replica: “Bisogna spiegare al generale Vannacci che tutte le donne che vogliono restare a casa sono libere di farlo in questo Paese. Dobbiamo anche spiegare che i bambini che frequentano l’asilo nido e la scuola dell’infanzia, e questi sono studi dimostrati per esempio da Invalsi, hanno poi risultati migliori dal punto di vista della carriera scolastica, quindi è bene che i bambini abbiano dei servizi educativi alla loro altezza. Infine vorrei rispondere su questa vicenda delle quote rosa, perché è evidente che il generale Vannacci ha un problema, non sopporta che le donne possano avere ruoli di rilievo, ruoli dirigenziali. Gli andrebbe bene se noi facessimo le muratrici, ma facciamo tanto spesso le donne delle pulizie, le badanti, facciamo tanti lavori umili in questo Paese. Quello che vi dà fastidio è se le donne fanno carriera”, conclude la Piccolotti, spazzando la palla in corner a accusando Vannacci di sostenere pensieri che non ha mai sostenuto.

Fonte: LiberoQuotidiano – Roberto Tortora – 08 Gennaio 2025

COMMENTO
La signora Elisabetta Piccolotti, deputata di Sinistra Italiana nel gruppo Alleanza Verdi e Sinistra é, a nostro avviso, l’ultima persona a poter parlare di donne e quote rosa, visto tra l’altro che nella coalizione di cui fa parte c’é anche l’inquisita picchiatrice Ilaria Salis, che non é certamente un buon esempio di persona degna del vantaggio delle quote rosa. Vorremmo inoltre ribadire che le Quote Rosa sono una grande scemenza, perché definire a priori gli spazi da dedicare alle donne o agli uomini in base al sesso significa porre comunque dei limiti, significa ignorare totalmente capacità, merito e professionalità dell’individuo.

Quindi alle femministe senza cervello diciamo, che la presenza femminile o maschile dovrebbe essere indipendente dalla quota prefissata, le femministe dovrebbero solo battersi per un equa valutazione delle capacità, ma anche gli uomini dovrebbero contare sulla vera parità. Bisognerebbe porre fine alle scorciatoie sessuali che le signore spesso utilizzano per fare carriera, “sedendosi di buon grado sulle ginocchia” del loro capo. Ci vuole un po’ di coerenza ed intelligenza, basta ragionare con l’utero meglio usare il cervello. Val. In.

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