Editori e giornalisti, sebbene pretendano spiegazioni e trasparenza da tutti gli altri, hanno un problema ad accettare le critiche e sono loro i primi ad eludere i criteri di responsabilità e credibilità.
Diamo per scontato che i media siano potenti, che nei sistemi democratici il potere necessiti di controllo, ma anche di serietà ed attendibilità. Trasmettere obiettività e verità dovrebbe essere una condizione imprescindibile ed eticamente obbligatoria per informare i cittadini in maniera adeguata.
Nel mondo anglosassone si parla di media accountability, cioè della “disponibilità dei media verso un’assunzione di responsabilità e verso una maggiore trasparenza”, ma in realtà la media accountability lascia molto a desiderare.
Nel caso dell’Italia poi, abbiamo assistito ad un progressivo imbarbarimento nel comportamento della casta dei giornalisti, i quali avendo perso una discreta quantità di potere, si é scagliata contro la libera informazione dei canali social alternativi.
A giornalisti arroganti ed imbecilli, viene male che qualcuno metta in dubbio e discussione le loro analisi faziose e di partito, ma purtroppo per loro dovranno presto fare i conti con altre sorprese.
Prepariamo i Pop Corn, lo spettacolo sta per iniziare!