Giorgia Meloni parla con Toyota e… - Italiador
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Giorgia Meloni parla con Toyota e…

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In questo periodo tra il gruppo Stellantis ed il presidente del Consiglio Giorgia Meloni non corre buon sangue. La holding con sede in Francia critica il Governo che non aiuterebbe abbastanza l’azienda a vendere le sue auto elettriche (ndr ricordiamo che FIAT ricattando i vari governi italiani, per decenni ha ricevuto a fondo perduto miliardi e miliardi di Lire). I politici replicano dicendo che se non si vendono auto la responsabilità non è la loro.

Le due parti avrebbero così deciso di giocare su tavoli separati. Stellantis, stando ai rumors, avrebbe preso contatto con il Governo algerino per spostare in quella nazione la produzione di alcuni modelli. Inoltre, per ammissione del CEO Carlos Tavares, il gruppo vorrebbe accordarsi con Leapmotor, una Casa cinese, per la produzione di auto elettriche in Italia.

E il Governo Meloni? Da sempre contrario allo stop totale alla produzione di auto con motori a combustione interna, previsto dall’Unione Europea a partire dal 2035, si sarebbe attivato tramite la premier stessa per cercare un produttore che sia invogliato ad investire in Italia creando uno stabilimento con cui produrre auto non solo elettriche.

Secondo quanto riportato dalla rivista specializzata AutoEveryEye, Giorgia Meloni, nel corso di un recente viaggio a Tokyo, avrebbe avviato dei contatti con i vertici del mondo dell’automotive nipponico, a cominciare da uno dei più importanti. Quale è il CEO dia Toyota, Akio Toyoda, diretto discendente del fondatore Kichiro Toyoda. Il Ceo della Casa delle Tre Ellissi a quanto pare starebbe accarezzando l’idea di inserirsi nel nostro Paese “bruciando” sul tempo la concorrenza costituita da Leapmotor.

Tra i punti in comune fra governo italiano e Toyota figura l’idea di procedere con una sorta di transizione ecologica più graduale nel futuro, valutando anche altri sistemi come l’alimentazione ad idrogeno ed i biocarburanti; se a questo si aggiunge la dichiarazione del ministro delle Imprese, Adolfo Urso, che ha parlato di recente della necessità di un secondo produttore di auto in Italia oltre Stellantis (chissà come l’avrà presa Di Risio, che da anni produce modelli cinesi modificati per l’Italia nel suo impianto di Macchia d’Isernia, n.d.r.) il quadro è completo. Ora non resta che attendere gli sviluppi di tutto questo.

Fonte : Motori – Gabriele Mutti – 29 Febbraio 2024

CONCLUSIONE
Io NON ho mai comprato auto FIAT, personalmente avevo già sulle scatole quel presuntuoso ed arrogante di Gianni Agnelli, amico intimo dei sindacalisti della CGIL. Gianni pur essendo sfacciatamente un capitalista molto ricco, “si atteggiava” a favore dei lavoratori, ma in realtà li massacrava con la complicità dei sindacati, facendo l’occhiolino alla sinistra italiana per ottenere i suoi vantaggi e privilegi. Agnelli per decenni ha tenuto per i genitali i governanti italiani per ottenere finanziamenti gratuiti, con il ricatto e lo spauracchio di massicci licenziamenti.

Il ricorso alla cassa integrazione, in tempi di magra per FIAT, era una consuetudine, abbondantemente utilizzata a spese dei contribuenti italiani, ma quando c’era da dividere gli utili, allo stato non veniva restituita neanche una Lira.

Negli anni ’60 e ’70 in particolare, quando in america le auto erano vendute da anni con una montagna di accessori di serie, la FIAT non ti dava neanche un’economica radio e non stiamo parlando dell’aria condizionata che te la potevi scordare. Insomma la FIAT doveva speculare su tutto, finanziamenti strappati allo stato ed i clienti dovevano comprare le auto economiche che la FIAT offriva, pagando più del dovuto e via andare.

Gianni ci ha lasciati e ora il rampollo John Elkann che ha preso il controllo dell’azienda, diventata mezza francese, prova ancora la via del ricatto, per spingere la Meloni a trovare il modo per “obbligare” gli Italiani ad acquistare auto elettriche costose e fasulle.

Io personalmente dico a Elkann ed al suo antenato Gianni, andate a farvi FOTT@@E, voi e le vostre politiche commerciali, iniziate a fare auto di qualità a prezzi ragionevoli e poi ne riparliamo. Cambiate registro oppure io ed altri continueremo a comprare auto straniere.

Val. In.

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One comment

  1. Edoardo+Fumagalli

    Che pedalino lontano

    0

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