Fassino sventola la busta paga da deputato: “4.718 Euro al mese NON è stipendio d’oro”
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2 ottobre 2023
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2 Agosto 2023 – Il deputato del Partito Democratico spiega: “Si tratta certamente di una buona indennità, ma non è certamente uno stipendio d’oro”.
In aula alla Camera con il cedolino della retribuzione da parlamentare, Piero Fassino critica chi definisce “stipendi d’oro” quelli dei deputati. Un’uscita quella del parlamentare del Partito Democratico che ha suscitato clamore.
“Uno dei luoghi comuni della campagna che si sviluppa è che i parlamentari, in particolare i deputati, godono di stipendi d’oro. (ndr non é lo stipendio d’oro, ma sono tutti i privilegi, la pensione anticipata e le opportunità di fare affari che sono occasioni d’oro, altrimenti come fate a comprare tante proprietà, a diventare ricchi con un stipendio da dirigente di fascia media?)
Ora io ho qui con me il cedolino del luglio 2023 che tutti avete ricevuto, da cui risulta che l’indennità lorda di un parlamentare è 10.435 euro, da cui giustamente vengono defalcati il prelievo irpef, l’assistenza sanitaria, la previdenza dei deputati, a proposito di vitalizi, per la previdenza sono mille euro al mese che vengono defalcati, le addizionali regionali e le addizionali comunali”. Lo dice in aula il deputato dem Piero Fassino, nel corso della sua dichiarazione di voto sull’assestamento e il bilancio di Montecitorio, mostrando all’assemblea il cedolino della sua busta paga. “Fatti tutti questi giusti prelievi- aggiunge Fassino-, l’indennità netta di qualsiasi deputato, tutti noi, perche’ questo cedolino è uguale per tutti, è di 4.718 euro al mese. Va bene così? Sì, e dico va bene così.
L’unica cosa che chiederei a tutti i colleghi è, d’ora in avanti, ogni qualvolta sentite dire e non diciamolo noi per primi, che i deputati godono di stipendi d’oro… Non è vero.
Perché’ 4.718 euro al mese sono una buona indennità. E va bene così, ma no sono degli stipendi d’oro”.Fassino è l’unico deputato a non aver votato a favore del bilancio della Camera essendosi astenuto. Il via libera arriva con un ordine del giorno di FdI e di uno di M5s per mantenere il meccanismo di calcolo contributivo anche a quanti sono andati in pensione prima del 2012, anno della riforma Fornero. L’ex segretario dei DS, nel corso del dibattito aveva anche dichiarato il suo no all’Odg di Fratelli d’Italia e del M5s sullo stop ai vitalizi parlando di “demagogia e populismo”.Approvato anche un ordine del giorno proposto da Maurizio Lupi (Noi Moderati) che equiparare lo stipendio “dei deputati, dei gruppi parlamentari, del relativo personale e dei loro collaboratori” a quello del Senato. In pratica i deputati hanno votato anche per aumentarsi lo stipendio di altri 500 euro.
N.B. Il 16,5% degli italiani ha un reddito inferiore a 5mila Euro l’anno, il 40% non arriva a 15mila l’anno.
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