L’Epifania è una ricorrenza cristiana, arriva 12 giorni dopo il Natale e mette fine alle feste dell’inverno.
Questa ricorrenza è strettamente legata all’arrivo dei Re Magi. Ma chi erano?
Secondo la tradizione biblica i Re Magi erano saggi esperti di astrologia che, venuti da Oriente, arrivarono a Gerusalemme per rendere omaggio alla nascita del ‘Re dei Giudei’ il bambin Gesù.
I tre Re Magi sono di origine persiana, e per questo la parola magio deriva dalla traslitterazione del termine Persiano antico magūsh, titolo riferito specificamente ai sacerdoti dello Zoroastrismo.
Lo Zoroastrismo è una religione ed una filosofia diffusissima in Asia che traeva i propri insegnamenti da Zarathustra (o appunto Zoroastro).
I nomi dei Re Magi diffusi nell’Occidente sono Gaspare, Melchiorre e Baldassarre.
I tre doni che i Magi portarono al Signore hanno un grande valore simbolico ed esoterico: l’Oro simboleggia la scintilla divina, l’amore, la conoscenza, la sapienza.
L’Incenso è un’essenza che nei processi alchemici serve a purificare ed è tutt’ora usato nelle funzioni liturgiche cattoliche.
Infine, la Mirra è una sostanza resinosa utilizzata dagli egizi nei processi dell’imbalsamazione e rappresenta l’immortalità.
San Leone Magno interpreta così i doni dei Magi:
Offrono l’Incenso a Dio, la Mirra all’uomo e l’Oro al Re, venerando consapevolmente l’unione della natura divina e dell’umana perché Cristo, pur essendo nelle proprietà delle due nature, non era diviso nella potenza.
Epifania: chi è la Befana e cosa c’entra con i Magi
Il nome befana è una storpiatura del termine Epifania, ma la figura della vecchina che vien di notte con le scarpe tutte rotte, appartiene ad un’altra tradizione. Si tratta di una figura popolare tipicamente italiana, che affonda le sue radici nei riti propiziatori pagani legati al solstizio d’inverno e al raccolto dell’anno nuovo.
Esiste però una leggenda che lega la Befana ai Magi: diretti a Betlemme, i Magi avrebbero chiesto informazioni a un’anziana, incontrata lungo la strada. La donna, che si rifiutò di seguirli, si pentì poi della decisione presa. Partì quindi con un cestino di dolci e, fermandosi a bussare a ogni porta in cerca di Gesù, regalò dei doni a ogni bambino che incontrò.
Da allora la Befana girerebbe il mondo, regalando dolci a chi è stato buono, o carbone. E infilando i doni nelle calze vicino al camino o appese per la casa.