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Partiamo dalla considerazione che tutte le armi disponibili oggi nello scenario delle forze armate, e così è stato da sempre, sono costituite da un “oggetto” fisico scagliato contro il nemico e contro i suoi asset da neutralizzare: sassi, frecce, lance, proiettili, bombe, missili. Tali armi sono definite come armi ad energia cinetica, dispositivi destinati a distruggere grazie all’energia veicolata dal movimento di qualche loro componente (energia magari amplificata da esplosivo) scagliata contro l’asset nemico e destinata a produrre effetti macroscopici tesi ad eliminare la minaccia.
Un’arma ad energia diretta è invece basata sul concetto di produrre un danno sull’asset nemico veicolando un’energia di tipo diverso, energia destinata a produrre danni a livello “microscopico”. [Omissis …]
Altri tipi di arma sono ad esempio ad Energia Acustica si basano su un’emissione sonora capace di determinare fastidio o danni nei confronti di altri essere umani, principalmente attraverso danni ai timpani e, da questi, al cervello. Se ne conoscono sperimentazioni da parte delle forze di polizia contro folle tumultuose (uso di cannoni sonori durante il G20 a Pittsburgh, nel 2009) e si sospetta che questo tipo di tecnica possa essere alla base della “Sindrome dell’Avana”, che contraddistingue una serie di danni cerebrali dai quali sono stati affetti alcuni diplomatici americani nell’ambasciata di Cuba a fine 2016 (altro episodio sospetto a Guangzhou, in Cina, nel 2018). Il Long Range Acoustic Device (LRAD) sviluppato dagli USA e capace di produrre 150db fino ad 1Km di distanza. [Omissis …]
Fonte: DifesaOnline – 31 Agosto 2021
CONSIDERAZIONE
Le DEW possono essere programmate per evitare specificatamente una determinata lunghezza d’onda, ad esempio una frequenza di colore, come il blu.
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