La presidente della Commissione Ue, Ursula Von der Leyen, ha accolto con favore l’annuncio del presidente degli Usa Donald Trump di sospendere i “dazi reciproci” adottati la scorsa settimana. “È un passo importante per stabilizzare l’economia globale”, ha scritto Von der Leyen su X. Tutto il mondo non fa altro che parlare di questa sospensione di 90 giorni dei dazi.
Le borse mondiali sono tornate a stappare champagne, risalendo fino a questa mattina anche del 7%. Trump ha solo parlato di sospensione, eppure gli spacciatori mainstream di notizie false hanno parlato di un uomo insicuro, che per paura, anche convinto dal suo gabinetto, ha rivisto la sua scelta. Niente di più falso…
Alcuni lo hanno addirittura accusato di fare inside trading (chi fa trading conoscendo in anticipo le mosse di mercato e politiche), quindi di speculare truffaldinamente. Ma perché l’ha fatto?
Davvero ci ha ripensato? Non è la Commissione Europea che ha proposto a Trump di trattare. È stato lui che dopo averli avvertiti imponendo super-dazi, gli sta dando l’ultima possibilità. Come già vi dissi, per quanto la Commissione Europea finga di essere conciliante, in realtà vuole rispondere con contro-Dazi ancora più severi. Ma come abbiamo già detto, sarà l’Europa a farsi molto male e poi andrà strisciando dalla Cina, che ne approfitterà per colonizzarci.
Non solo apriremo il mercato alla Cina (che ovviamente imporrà i suoi dazi ed i suoi prodotti) ma compreremo anche Gas a basso costo da Trump, fingendo di averla vinta. Ma quali sono le condizioni di Trump? Perché sta dando alla Commissione Europea 90 giorni di tempo e i leader europei si affrettano per andare da lui a Washington?
Chiede un mercato europeo più aperto, che elimini burocrazia e le barriere commerciali (anche non tariffarie). Dice infatti Von Der Leyen: “Stiamo intensificando il lavoro per eliminare le barriere nel nostro mercato unico. Questa crisi ha reso evidente una cosa: in tempi di incertezza, il mercato unico è la nostra ancora di stabilità e resilienza.”
Ma quali barriere europee Trump non tollera? Dice che queste barriere non gli permettono di fare affari in Europa. Il famoso mercato unico europeo è un Hoax. Possono girare le merci, ma a parte quello, non c’è altra libertà. Come al solito l’Unione europea invece di armonizzare realmente le cose, tenterà di togliere ulteriore sovranità alle nazioni, imponendo un super Stato Europeo.
Nel mercato unico persistono alcune barriere e l’UE si adopera per armonizzare ulteriormente:
– sistemi fiscali nazionali frammentati;
– mercati nazionali distinti nel campo dei servizi finanziari, dell’energia e dei trasporti;
– normative, norme tecniche e pratiche diverse tra i paesi dell’UE;
– norme complesse sul riconoscimento delle qualifiche professionali.
Questo Super Stato Ue (che nessuno vuole) accontenterà Trump?
Alla fine le super tariffe Trump le imporrà comunque (P.s le auto tedesche non le vuole, se ne facciano una ragione), perché l’UE non soddisferà di una virgola le sue richieste.
Cosa chiede? (Da Fortuneita)
– Gli Stati Uniti accusano l’Unione europea di avere un approccio eccessivamente precauzionale nell’ambito della tutela ambientale, “senza basi nella valutazione scientifica dei rischi effettivi di esposizione in usi specifici”. I criteri sono ritenuti troppo stringenti;
– Gli Stati Uniti hanno inoltre criticato i regolamenti per l’imballaggio della plastica e il contenimento della supply chain libera dalla deforestazione. Non piacciono neanche le regolamentazioni sui limiti massimi per i residui dei pesticidi. Gli Usa hanno accusato questi regolamenti sanitari di basarsi più “sul fattore di rischio che sul pericolo comprovato”;
– La legge sui servizi digitali che penalizza le Big Tech
Il Digital service act (Dsa), entrato in vigore nel 2022, regolamenta “le pratiche commerciali di alcuni grandi fornitori di servizi digitali”.
La legge conferisce agli stati membri e alla Commissione europea “l’autorità di imporre ammende non superiori al 6% del fatturato annuo totale e in alcuni casi;
– Appalti “antiamericani” per Tlc e forniture militari (uno dei punti cruciali);
– Gli Stati Uniti accusano questi regolamenti di mancanza di trasparenza nelle procedure per gli appalti pubblici, che penalizzerebbero le aziende statunitensi. Queste, infatti, sarebbero soggette a “onerosi requisiti di documentazione e pregiudizi impliciti a favore di fornitori locali e altri basati sul costo più basso anziché sull’intero ciclo di vita dell’appalto”…..
La UE non toglierà nessuna di queste regolamentazioni. Se prima Big Tech era in mano al Deep State, adesso che parte di Big Tech è controllato dai Patrioti, l’UE non permetterà di far infiltrare la propria intelligence. Perché considerano gli Usa un Paese ostile tanto quanto la Russia.
MARK MY WORDS: I SUPER-DAZI TORNERANNO, STAY TUNED
The Giustice
Fonte: Infonesh