Brunetta: "Green Pass nel lavoro NON é politica Sanitaria ma Economica" - Italiador
Breaking news

Brunetta: “Green Pass nel lavoro NON é politica Sanitaria ma Economica”

1+

 

Riportiamo di seguito un estratto assai preoccupante del nazista conclamato Brunetta. A noi sembra assurdo che si sia arrivati a questo punto e riteniamo che continuare a colloquiare, in maniera pacifica, con questi politici, é come trovarsi al tavolo di Poker con dei bari e truffatori, dove da una parte ci sono coloro che seguono le regole del gioco e dall’altra solo imbroglioni. Come possono gli onesti vincere la partita contro i dinonesti conclamati, se quest’ultimi NON rispettano le convenzioni ? È forse possibile continuare a farsi massacrare ? Voi cosa ne pensate ?

Renato Brunetta Forum internazionale dell’Agricoltura e dell’Alimentazione 18-19 Nov 2021  

“…. qual è l’altra considerazione che voglio fare qui, è che questa onda di crescita di positività di ottimismo, rischia di infrangersi con, una nuova crisi pandemica, ne parlavo ieri in una trasmissione
televisiva, perché tutta la mia costruzione, la nostra costruzione, la costruzione del governo, negli ultimi mesi si è basata proprio su questo, vale a dire, sul Green Pass e io ho classificato in maniera un po’ paradossale il Green Pass, l’adozione del Green Pass sul mondo del lavoro, adottata il 15 di ottobre ma decisa un mese prima e oltre, come la più grande manovra di politica economica, del governo Draghi, non di politica sanitaria ma di politica economica perché, a fronte dei tassi di crescita, che già un mese, due mesi fa viaggiavano verso il 6 per cento, ci voleva una strategia di politica economica delle aperture, parallela a questi tassi di crescita previsti, che portavano con sé più consumi più qualità, e quindi il Green Pass ha avuto questo come obiettivo fondamentale, le riaperture, riaprire le città, riaprire l’economia, riaprire i settori, interi quartieri di Roma hanno riaperto, ma di tutte le altre città metropolitane, basti pensare all’Eur.

Con il Green Pass e il ritorno in presenza soprattutto, la cosa che mi sta più a cuore, dei dipendenti pubblici, allora tutto questo sistema si tiene e non possiamo permetterci, ho usato già questa metafora, abbiamo il soufflè nel forno, il soufflè sta crescendo, non possiamo permetterci di aprire il portellone del forno e far implodere il soufflè.

Ecco, il non utilizzare le strategie di rafforzamento del Green Pass, se non proprio alla tedesca all’austriaca con i due “G”, ma sulla base di quello che hanno detto ed auspicato i governatori e cioè di applicare l’eventuale cromatismo, che si rendesse inevitabile, zone gialle zone arancioni, soprattutto a chi NON é vaccinato.

Mi sembra un’affermazione di grandissimo buon senso, che porta alla fruizione del paese, della socialità, del benessere, dei consumi, a chi ha fatto scelte di responsabilità, a chi non ha fatto scelte di responsabilità ma ha fatto solo scelte di egoismo, ma come dire, va recluso la socialità della vita collettiva che è la vita dei consumi, che è la vita del tempo libero, che è la vita delle vacanze insieme, che é la vita dell’economia.

Questo a me sembra veramente l’acqua calda, la banalità più pura e più semplice e se questo vuol dire far lavorare in Italia, se questo vuol dire qualificare i consumi, qualificare tutte le filiere, se questo vuol dire tenere in vita interi settori produttivi, non vedo ragione perché ci siano dubbi nell’adottare questa misura e io mi impegno, in consiglio dei ministri ad affermare questi principi, che sono tra l’altro già stati adottati da questo governo, il Green Pass dal 15 di ottobre come la più straordinaria manovra di politica economica del governo Draghi e un eventuale Green Pass rafforzato in funzione degli eventi di cui abbiamo notizia soprattutto al nord Europa dovrebbe andare in questa direzione. ………”

1+
Se ti é piaciuto, Condividi.
@ITALIADOR

2 comments

  1. Edoardo Fumagalli

    Basta pensare che il GP š stato creato dal ministero delle Finanya… è tutto un dire. Insomma è la finanza che controlla la crisi, nonostante le narrative sul concetto di salute pubblica, e barzelette attorno ad essa. Basta ritornare al discorso fatto da Draghi al G20 di Roma, davanti a “slippy Bidè”, parlava di accordo finanziario-sanitario. La sanità è di tutti e non finanziario, per l’esattezza.

    0
    • Nel frattempo oltre al Green Pass lo stato sta insistendo con lo SPID (Sisteme Pubblico di Identità Digitale) che prevede un mucchio di complicazione, addirittura é necessario per iscrivere i bambini a scuola. Insomma gli sciagurati devono arrivare in un modo o nell’altro all’obiettivo

      0

Lascia un Commento

L 'indirizzo email non verrà pubblicato. I campi richiesti sono contrassegnati *

*

4 × due =

WpCoderX