Bonaccini, col PD in Emilia Romagna più case popolari ai migranti - Italiador
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Bonaccini, col PD in Emilia Romagna più case popolari ai migranti

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A parole Stefano Bonaccini predica a favore dell’autonomia degli enti locali; nei fatti però si prepara a tagliarla ai suoi sindaci. L’indiscrezione è uscita in questi giorni e sta facendo discutere il mondo politico emiliano romagnolo. Riguarda una sorta di riforma sui criteri di assegnazioni delle case popolari che, se applicata, porterebbe a favorire gli extracomunitari rispetto agli anziani. Il tutto a una manciata di settimane da quando lo stesso Bonaccini potrebbe decidere di dimettersi da governatore per candidarsi alle europee. Spieghiamo. Attualmente la legge regionale prevede criteri di assegnazioni legati alla storicità della residenza, che si riverbera sui punteggi delle graduatorie di assegnazioni delle case popolari. Il peso di queste premialità – cioè il punteggio da assegnare – attualmente viene deciso in autonomia dai sindaci. Con la riforma anticipata da La Nuova Ferrara, invece, resterebbero i criteri, ma sparirebbe l’autonomia dei sindaci nel decidere il peso dei punteggi, che verrebbero definiti in maniera rigida dalla Regione.

La notizia ha fatto andare su tutte le furie gli esponenti della Lega, ma non solo. Diversi sindaci dem, in maniera informale, avrebbero già fatto pervenire lamentele al governatore emiliano-romagnolo. Soprattutto perché questa pensata – che alcuni attribuiscono all’ala vicino alla Schlein in contrapposizione a quella del governatore- arriva a pochi mesi da elezioni amministrative piuttosto importanti. Ovvio che una legge del genere rappresenterebbe – dicono i dem critici – un’arma micidiale messa nelle mani del centrodestra. Infatti appresa la notizia del cambio di regolamento, i primi a scatenarsi contro il Pd sono stati gli esponenti della Lega. A partire dal sindaco di Ferrara Alan Fabbri che in città, grazie ai criteri di assegnazione, ha attuato una vera e propria rivoluzione, con i ferraresi storici – di nascita o di adozione – finalmente in prima fila nell’assegnazione delle case popolari e non più ghettizzati dai migranti che arrivavano e si prendevano le prime posizioni nelle graduatorie di assegnazione. Fabbri, in una nota parla di «un enorme passo indietro nella garanzia dei diritti ai cittadini. Valorizzare chi, da più tempo vive e lavora nella propria città, significa garantire equità sociale e noi a Ferrara lo abbiamo dimostrato». E ancora: «Dal giorno del nostro insediamento abbiamo lavorato per garantire i diritti ai ferraresi».

[Omissis …]

Fonte: Libero Quotidiano – Fabio Rubini – 11 Gennaio 2024

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One comment

  1. Edoardo+Fumagalli

    Gli autoctoni, danno fastidio ai nuovi padroni…. Perchè intelligenti e capaci. Cosa che i Bonacina di turno, da fastidio. Ma quanto potrà durare questa loro prepotenza? Prima o poi, sia loro che i propri figli, verranno rimossi, dai loro piedistallo

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