Partito Democratico e M5S colpiscono ancora, la scusa per avviare in sordina in autunno, il “programma di credito sociale” é portare su pc e cellulari dei bolognesi uno sportello digitale che offra anche più servizi di quelli in presenza, offrire in tempo reale informazioni per una mobilità intelligente che permetta di sopravvivere ai cantieri dei prossimi anni (tram e Passante innanzitutto) e poi utilizzare i Big Data per «premiare» i cittadini virtuosi con agevolazioni e scontistiche.
L’amministrazione intende, da qui al 2024, cambiare radicalmente il rapporto tra cittadini e macchina comunale.
Sportelli virtuali e reali per personalizzare l’esperienza dei cittadini
« …. Nei prossimi anni molti servizi passeranno sul digitale in Italia, qui abbiamo un progetto ambizioso che si muove da basi solide», rivendica l’assessore all’Agenda digitale Massimo Bugani (M5S), alla sua prima conferenza stampa con il sindaco Matteo Lepore (PD). «Daremo ai cittadini servizi basati sulle loro esigenze — dice il primo cittadino — e questo ci permetterà di personalizzare la loro esperienza. Le persone potranno trovare sul loro cellulare o sul computer tutto quello che farà l’amministrazione». Gli sportelli reali, però, non scompariranno. «Manterremo un supporto “fisico” per tutte le persone che non usano il web, soprattutto le più anziane», assicura Lepore. Ma l’obiettivo è un’alfabetizzazione informatica che non lasci indietro nessuno.
La card con i punti digitali per il «cittadino virtuoso»
Tra gli interventi più innovativi c’è lo “Smart Citizen Wallet”. «Il portafoglio del cittadino virtuoso», spiega Bugani, che aveva lavorato al progetto con l’amministrazione Raggi (a Roma oggi la piattaforma è attiva in fase sperimentale). L’idea è simile al meccanismo di «una raccolta punti del supermercato», come sottolinea lo stesso assessore. «Il cittadino avrà un riconoscimento se differenzia i rifiuti, se usa i mezzi pubblici, se gestisce bene l’energia, se non prende sanzioni dalla municipale, se risulta attivo con la Card cultura». Comportamenti virtuosi che corrisponderanno a un punteggio che i bolognesi potranno poi «spendere» in premi in via di definizione: «Scontistiche Tper, Hera, attività culturali e così via».
La sperimentazione dell’app dopo l’estate
Il progetto del Citizen Wallet partirà in via sperimentale dopo l’estate 2022, ma resta il nodo della privacy e delle resistenze che potrebbe incontrare tra i cittadini. «Ovviamente nessuno sarà costretto a partecipare, chi vuole darà il consenso scaricando e utilizzando un’apposita applicazione, io credo saranno in tanti ad aderire», scommette l’assessore pentastellato, che punta ad allargare il più possibile i vantaggi per i cittadini virtuosi: «Vogliamo fargli capire che non sono degli “sfigati” ma che i loro comportamenti vengono premiati».
Come affermava un vecchio proverbio: “si entra da secco e si rimane da chiatti” che interpretato vuol dire: il Comune entra con l’innovazione in maniera defilata senza fare troppo rumore, presentando il progetto per distribuire premi e benefici ai cittadini che potranno aderire inizialmente su base volontaria, poi il programma rimane, si allarga, diventa obbligatorio ed i cittadini NON avranno più scelta, dovranno fare “i buoni e comportarsi secondo le direttive imposte, in caso contrario saranna gestite ed applicate le penalizzazioni proprio dalle persone che per prime non rispettano le regole sociali, etica ed onestà.
Fonte: Corriere di Bologna – Francesco Rosano 29 marzo 2022