Avvistamenti UFO, un fenomeno da non sottovalutare

Il fenomeno ufologico secondo il Centro Ufologico Nazionale é assai vasto e variegato. Il C.U.N. fondato, a Torino il 26 Settembre 1965, per lo studio dei fenomeni ritenuti di natura extraterrestre, negli oltre 55 anni di ricerca ha raccolto e studiato oltre 12.422 dossier concernenti il periodo 1900-2015,  cioè molto prima del primo volo dei Fratelli Wright.

La casistica é così ripartita:

8.848      Alta quota (sopra i 150 metri)

1.453        Bassa quota (sotto i 150 metri)

376           U.F.O. (Unidentified Flying Object) posati a terra

369           Incontri Ravvicinati del Terzo Tipo o IR3

93             U.F.O. a pelo d’acqua (mare, lago)

40             U.S.O. (Unidentified Submerged Object) sotto il livello del mare o lago

1.243        Altre tipologie classificate minori.

Secondo l’analisi del Centro, sul totale dei fenomeni occorsi, volendo mantenere un atteggiamento molto prudenziale e conservativo almeno il 4-5% dei casi é assolutamente non riconducibile al alcuna spiegazione di tipo ordinaria, pertanto, come scenario peggiore, almeno 600 casi sono assolutamente genuini ed al di fuori delle attività convenzionali terrestri.

Ma gli addetti ai lavori sanno perfettamente che si sta parlando di realtà, scenari ed implicazioni riscontrabili, ben al di sopra dei migliori libri di fantascienza.

Naturalmente tra gli appassionati e ricercatori seri, non mancano mistificatori, megalomani ed affini, i quali purtroppo per poter affermare il proprio Ego, non hanno esitato ad inventare presunti contatti con E.T. talvolta mischiando fatti reali con altri eventi poco credibili.

Ma per citare un grande insegnamento del maestro orientale Babaji che spiega bene  il corretto approccio alla ricerca pura, ci dice: “Sii come la saggia formica, che in un miscuglio di sabbia e zucchero, tralascia la sabbia e prende solo lo zucchero”.