Personalmente detesto la signora Boldrini come persona e come pseudo politico del nostro parlamento e mi sento lontano anni luce dal suo modo di pensare e dal suo modo d’interpretare la realtà completamente distorta.
Come ricorderete la signora Boldrini si rese promotrice tempo fa di quello scempio linguistico ancorché nel linguaggio comune scritto e parlato, sostituì arbitrariamente la desinenza finale di alcune parole, ponendo la lettera “A”, quindi l’avvocato diventava avvocata, soldato in soldata etc etc..
E fin qui nulla da ridire, perché se una persona, come nel caso della parlamentare, vive ai confini della realtà è un problema suo, ma quello che non capiamo è come sia possibile che la massa di giornalisti della TV e della stampa, abbiano potuto adottare le parole storpiate.
Quasi tutta la categoria, emeriti lecca sederi ed imbecilli, fatta eccezione per pochi professionisti pensanti, ha accettato di fare buon viso a cattivo gioco ed asscondare la moda sinistroide pseudo femminista, come se lasciando le parole come erano, avessimo fatto torto alle donne.
A nostro modesto avviso i neologismi usati dai giornalisti é la conferma di come siano dei venduti, facilmente manipolabili, sempre all’inseguimento del consenso popolare, pronti a perdere la faccia e la propria dignità in ogni occasione in cambio della tranquillità economica … così gira il mondo. Val. In.
Che la Boldrini vada in pensione, che è meglio
È inguardabile…. lo schifo più totale é rappresentato dai giornalisti che continuano a storpiare le parole per far contenti Boldrini e sinistroidi